Un programma non può vagare per l’etere senza il supporto di una rete, così come anche il miglior articolo ha bisogno di appoggiarsi al marchio del giornale a cui dà lustro. Esiste poi una spiegazione più psicologica. In qualsiasi forma di narrativa è essenziale la creazione del Nemico. Harry Potter senza Voldemort ci avrebbe stufato dopo venti pagine. E’ l’incombenza del Nemico a rendere la fruizione della storia un evento rischioso, perciò eccitante. E non esiste antagonista più efficace di colui che dovrebbe esserti amico e invece lavora contro di te.
A Santoro non manca Berlusconi. Manca Mauro Masi. L’ex direttore generale della Rai è stato, a propria insaputa, uno straordinario ufficio stampa: intralciando i campioni dell’azienda, attirava su di loro l’attenzione generale. Finché Santoro era il profeta ribelle che osava attaccare il castellano dalla piazza del castello, anche i curiosi si affacciavano per sbirciare. Ma adesso che predica nel deserto, solo i più motivati lasciano le antiche mura per seguirlo. Gli altri restano al caldo dentro il castello, a guardare il varietà scacciapensieri di Fiorello.
- Massimo Gramellini per La Stampa -
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